Le vicende di Carrega sono strettamente collegate a quelle dell’antico marchesato di Torriglia, entro i confini del quale fu iscritta. La giurisdizione sulla zona, nel secolo XII, è esercitata dai marchesi Malaspina, sotto i quali nel 1197 è nominato Castellano di Carrega Baianonte di Figino.

Verso la metà del secolo XIV il feudo venne acquistato dalla famiglia dei Fieschi, già Signori, dal 1250, del Marchesato di Torriglia.

I Fieschi furono costretti ad abbandonare la giurisdizione di Carrega nel 1547 a causa di una congiura ai loro danni e, nello stesso anno, tutti i feudi in loro possesso vennero devoluti perpetuamente alla camera imperiale con una sentenza del 27 ottobre.

Il 19 Giugno 1547 L’imperatore Carlo V infeuda Carrega, Torriglia, Croce in Val Trebbia, Calice, Locano. Cairote, ceppo, Cremante, Vario, Grondano, Garbagna, Gremisco, Fabbrica e Monticato ad Andrea Doria, disponendo che i feudi di Torriglia e Carrega, con tutte le loro appartenenze, formino un unico territorio, integro ed indivisibile, eretto a Marchesato.

Deceduto Andrea, il Marchesato di Carrega passa a Pagano Doria, investito nel feudo nel 1562, regge il Marchesato fino al 1574, anno in cui muore a Tunisi senza lasciare prole. Gli succede Gian Andrea Doria, che riceve diploma di investitura dall’Imperatore Massimiliano II l’8 Luglio 1575 e conferma della stessa dall’Imperatore Rodolfo II.

A Gian Andrea Doria succede Gian Andrea Colonna Doria, che è investito dalla Signoria il 18 Marzo 1613 dall’Imperatore Mattia.

A Gian Andrea Colonna Doriasubentra nel 1638 Gian Andrea Doria II Landi. Il 31 Gennaio 1641 viene investita della Signoria di Carrega Maria Polissena Doria, per il figlio minore Andrea III, al quale è conferito il diploma imperiale in data 27 Aprile 1648.

Morto Andrea III in giovane età, nel 1654 gli succede Gian Andrea III Doria Landi, non ancora maggiorenne. Per tale ragione l’Imperatore investe della Signoria la madre Violante Doria Lomellini il 1 Marzo 1655 ed il 18 Settembre 1659. Nello stesso anno la Principessa reggente concede a G.B.Piangivino il suo consenso per l’apertura di una zecca in Carrega per battervi ottavetti da destinarsi al Levante. La zecca fu costruita ma pare che, non essendo più coniata moneta, Il Piangivino ricevesse, nel 1672, la somma anticipata in restituzione.

Durante il periodo transitorio del dominio di Violante è anche attuata la riforma legislativa nei feudi Doria. Lo statuto a titolo “Status Marchionatus Turillae” deve venire osservato scrupolosamente da tutti i pubblici ufficiali, commissari, podestà, consoli e da tutti i sudditi. Il 27 Febbraio 1679 G.A. III Doria Landi viene ufficialmente investito del proprio potere.

Fu questo il periodo più florido per il feudo di Carrega ed i sudditi poterono vivere un lungo periodo di pace. Già dediti all’agricoltura ed alla pastorizia, sfruttarono in questo periodo le loro attività molto più proficuamente. Altra più redditizia occupazione divenne quella del mulattiere per il trasporto delle merci da Genova alla Lombardia. Sorsero anche piccole industrie di artigianato locale. Il Principe Doria favoriva queste iniziative ed anzi, lui personalmente si curava di acquistare i prodotti per poi smerciarli a Genova. Morì nel 1743 dopo 64 anni di effettivo governo. Gli successe il nipote Gian Andrea IV Doria Landi che nel 1784 acquistò il marchesato di Cabella dal Marchese Gian Carlo Pallavicini.

Gli furono confermate le investiture nel 1785 e nel 1794. Fu l’ultimo feudatario imperiale delle Stato Doria e quindi l’ultimo signore feudale di Cabella, Torriglia e Carrega.

 

(da“la media ed alta Val Borbera nella storia” di L. Tacchella)        

 

Carrega Ligure: i resti del Castello

 

 

 

 

 

 

 

 

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